E’ in fase di completamento il primo stralcio dei lavori di Villa Pace, ex oratorio settecentesco in centro paese che ospiterà la biblioteca comunale. Tempo un paio di mesi, infatti, e parte dell’edificio sarà a disposizione dei cittadini. La biblioteca sarà inaugurata in primavera insieme alla vicina sede polifunzionale di recente costruzione, sala collegata al nuovo centro anziani nell’ex casa dei sacerdoti e già aperta alla collettività.
Il restauro di Villa Pace ha una storia travagliata. Dopo l’acquisto dell’edicifio con la precedente amministrazione Mion, il progetto di recupero prevedeva inizialmente la demolizione e la costruzione ex novo di una nuova struttura. Un scelta invisa alla cittadinanza che con la formazione di un comitato raccolse oltre 600 firme per “salvare” il proprio patrimonio storico e culturale. “Il precedente progetto non era adeguato alle nostre aspettative”, osserva Luigi Michelon, assessore alla cultura. Da qui la decisione di rivederlo su progetto dell’architetto Flavio Franco, per un ammontare del primo stralcio intorno ai 400 mila euro, rispettando al tempo stesso il vincolo “affettivo” imposto dalla comunità.
Osservando la Villa dall’accesso pedonale, la parte destra ospiterà la biblioteca vera e propria, compresa di “reception”, scaffali per i libri ed “angolo morbido” per i bambini, mentre nell’ala sinistra troveranno posto le sale di servizio dedicate allo studio e alla lettura. La biblioteca, inoltre, potrà contare anche su una piccola stanza deputata al ristoro. “Il 90 percento dei lavori ormai è compiuto – fa sapere il sindaco Fabio Collot – Mancano solamente la posa del pavimento, il completamento di alcune finiture al piano superiore e dei servizi igienici”.
Per il secondo stralcio dell’intervento, invece, bisognerà attendere la prossima amministrazione. In particolare, l’opera prevede il recupero del vecchio granaio e la creazione di due sale a favore delle associazioni. Potranno ospitare entrambe una cinquantina di persone e verranno utilizzate per esposizioni, corsi e per attività culturali e sociali di ogni genere.
(Fonte: Mattia Vettoretti © Qdpnews.it).
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