Vittorio Veneto, visto che non è un territorio in evidenza tra le terre del Prosecco, si caratterizzi per le coltivazioni bio: è il concetto ribadito da Mario Da Re (nella foto), architetto che da gennaio con il movimento Vittorio Vive ha già messo in campo la sua disponibilità all’impegno politico.
“Nell’attualissimo argomento di vigneti e pesticidi, che sta creando problemi non solo a Vittorio Veneto – dice Da Re -, si presta l’occasione per una profonda riflessione e revisione di alcuni aspetti della questione. Vittorio Veneto potrebbe mettersi in evidenza, quantomeno in parte, nel momento in cui differenziasse la propria proposta: la nuova Amministrazione dovrebbe porsi il tema di fare del nostro Comune un territorio “chimica free” ossia un territorio in cui tutti i prodotti abbiano caratteristica “bio”, dai vigneti alle altre produzioni agricole”.
Un modo per garantire la salubrità dei prodotti e dei loro consumatori, la salute di chi abita nelle zone agricole o limitrofe a coltivazioni e la pace tra zone residenziali ed attività agricola.
“Una tale scelta – sostiene Da Re che ha già inserito nel programma che sta preparando la proposta – sarebbe anche un forte segnale di attenzione alla qualità della vita delle persone, soprattutto dei più piccoli e in tal modo potrebbe crescere l’interesse di cittadini non vittoriesi a trasferirsi nella nostra città, nello sforzo necessario di invertire la tendenza allo spopolamento oggi in atto”.
Il gruppo di Da Re sta valutando anche eventuali agganci con una serie di liste civiche cittadine: “Io sono a disposizione. Ora stiamo valutando varie opzioni, opportunità e il programma. Stiamo lavorando, parlando con più parti e nel giro di una quindicina di giorni formalizzeremo la nostra proposta compresa la necessità di qualificare la città differenziandola per qualità della vita e del territorio. Dare un’opzione diversa ai produttori, con il territorio “chimica free”. La porteremo avanti”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it)
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