Finestre aperte sui paesaggi italiani, Oncologia di Vittorio Veneto diventa più calda e umana

Inaugurati i “rinnovati” locali dell’Unità Operativa di Oncologia dell’Ospedale di Vittorio Veneto, decorati con le opere realizzate dagli studenti del Liceo Artistico Bruno Munari nell’ambito del progetto “Cur-Arti”, promosso dall’Ulss 2 in collaborazione, oltre che con la scuola, con la Fondazione “Altre parole”, che si occupa dell’umanizzazione delle cure in campo oncologico.

Nel corridoio principale del Reparto sono state collocate quattordici “finestre” di un immaginario “Viaggio in Italia”, realizzate da diverse classi del Munari: le classi di indirizzo arti figurative-pittura, terze, quarte e quinte, si sono occupate della progettazione e dell’esecuzione delle decorazioni, la classe 5^B di architettura dei rilievi architettonici, le classi di grafica della comunicazione degli eventi correlati al progetto (locandina, catalogo) e della documentazione fotografica delle opere, le classi di audiovisivo multimediale delle riprese degli eventi stessi.

dipinto oncologia vittorio

“Nell’Unità Operativa di Oncologia – ha illustrato il direttore generale, Francesco Benazzi – sono state sistemate queste “finestre” che, partendo e tornando a Vittorio Veneto, consentiranno ai viaggiatori-degenti di uscire idealmente dall’ospedale per immergersi in altri luoghi e altri tempi. Con questo progetto – aggiunge Benazzi – abbiamo fatto un ulteriore passo avanti sulla strada dell’umanizzazione dei nostri ospedali e, in particolar modo delle Unità Operative di Oncologia. La valenza di questo specifico progetto è duplice perché, oltre a rappresentare un elemento di umanizzazione, è stato realizzato in collaborazione con dei ragazzi e se per i malati trovare l’arte in corsia potrà rappresentare un sollievo per l’anima, per i ragazzi venire a contatto e riflettere sulla malattia ha costituito un’importante occasione di crescita”.

Siamo partiti dall’idea di “umanizzare” il reparto sostituendo alla freddezza dei “vecchio” corridoio questi scorci di varie località italiane, partendo da Vittorio Veneto e passando per Venezia, Firenze, Roma – spiega il primario, Luigi Salvagno – Non possiamo che ringraziare la Fondazione Altre Parole, da cui l’idea è partita, e l’Istituto d’arte che si è subito reso disponibile e che ci ha permesso di realizzare il progetto”.

“Oltre alla finestre che decorano i corridoi dell’oncologia gli studenti del Munari hanno realizzato anche il catalogo, stampato grazie al generoso contributo di Giuseppe Da Re, titolare dei Bibanesi.“Il Liceo Munari ha accolto con grande piacere l’opportunità offerta da questo progetto – ha sottolineato Luana Scatto, docente del Munari -. Partecipiamo a molti iniziative del territorio, puntando alla progettazione corale”.

“La pittura può fare molto per la vita, può bucare e aprire i muri, come è stato fatto in Oncologia”, ha aggiunto Stefano Pillon, docente dell’Artistico che ha curato il catalogo.“Questo progetto – ha sottolineato Giada Maria Poloni, studentessa della 5F – è stato un viaggio anche per noi studenti. Grazie ad esso siamo cresciuti dal punto di vista artistico ma, anche affettivo e umano”.”L’importanza del progetto, e il suo significato sia per i pazienti che per gli studenti, è stata sottolineata anche dal l’Assessore alla cultura, Antonella Uliana e da Fernando Gaion, presidente della Fondazione Altre Parole, che supporta l’Ulss 2 nelle iniziative di umanizzazione.

(Fonte: Ulss 2 Marca Trevigiana).
(Foto: Ulss 2 Marca Trevigiana)
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