Fregona, stop ai mezzi a motore sulle strade silvo-pastorali. Dal Mas: “Soddisfatto, ma beffa per i proprietari”

Basta moto e veicoli a motore sulle strade silvo-pastorali di Fregona. Il sindaco Laura Buso, dopo l’approvazione del piano omonimo da parte dell’Unione montana delle Prealpi Trevigiane, ha disposto un avviso di divieto.

Stop ai mezzi a motore sulla strada del Santo “dalla Briglia a Cadolten”, al Bus dei Vallon “Strada Drio Corghe dalla Briglia alla Cava”, a Pian Corona “dall’incrocio di via Alpini con via Pravinera a Cadolten” e il Bar de Soffratta.

Eccezion fatta per i mezzi impiegati nei lavori agricoli e forestali, di vigilanza e antincendio, di assistenza sanitaria e veterinaria.

Ovviamente anche per i mezzi dei proprietari dei fondi, dei titolari, affittuari e dei locatari di immobili situati nel territorio servito della strada, ma limitatamente al tratto più breve necessario a raggiungere gli immobili. In questo caso i mezzi devono essere muniti di apposito contrassegno – a titolo oneroso – rilasciato dal Comune.

Le biciclette invece potranno liberamente circolare sulle strade silvo-pastorali e sulle aree simili della foresta del Cansiglio. Per chi violerà la disposizione le sanzioni andranno da cento a 500 euro e da cento a mille euro, a seconda del grado d’infrazione.

Le disposizioni sono state ben accolte soprattutto dagli esponenti del Comitato Valsalega. “Personalmente – afferma il portavoce Daniele Dal Mas – sono soddisfatto che a livello regionale e nazionale si sia arrivati a legiferare per negare l’accesso ai quad e agli altri mezzi a sentieri e mulattiere”. 

“È una battaglia – prosegue Dal Mas – per la quale mi attivai ancora anni fa presso le sedi opportune. Però ritengo una beffa che i proprietari della strada che dalla Briglia di Sonego, sale a “Drio Corghe” e alla ex cava, debbano pagare una marca da bollo di 16 euro per avere l’accesso ai propri terreni. Un paio di anni fa una cinquantina di proprietari si attivarono con mezzi e soldi propri con Comune e Comunità montana per sistemare la strada, che era in pessimo stato. Non saranno contenti”.

“Da parte mia – conclude il referente del Comitato Valsalega – mi attiverò a tutti i livelli per capire come a fronte dei soldi concessi, ci sia la possibilità di un ritorno per investimenti a favore di opere utili per la manutenzione della strada”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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