Un Comune a misura di giovani quello di San Fior, protagonista nella giornata di ieri, sabato 23 febbraio 2019 , di una doppia inaugurazione: il taglio del nastro del sottopasso sulla strada statale 13 Pontebbana, a lato del municipio, e quello della nuova sede del Centro giovani, all’interno del complesso municipale.
Lo stile della street art sorta a New York tra gli anni Sessanta e Settanta è stato protagonista di un restyling del sottopasso, grazie alla realizzazione di graffiti tramite un laboratorio tenuto da Michele Peruch ai giovanissimi sanfioresi.
“Sicuramente un modo per far capire ai ragazzi come la street art sia una cosa legale e un modo per aiutare l’espressione della propria creatività“, è stato il commento di Peruch.
“Il sottopasso era stato imbiancato per tre volte negli ultimi 10 anni – ha spiegato il sindaco di San Fior, Gastone Martorel – e l’abbiamo fatto ripulire direttamente ai responsabili di alcuni episodi di imbrattatura. Successivamente è arrivata la decisione di sposare questa idea e ne siamo rimasti entusiasti: fortunatamente i graffiti non sono stati rovinati e il risultato è stato il coinvolgimento dei ragazzi in un progetto di gruppo”.
“Abbiamo dato qualche cosa di decoroso alla città”, ha concluso il sindaco Martorel.
Il secondo taglio del nastro si è svolto nella nuova sede del Centro giovani, prima collocato in una stanza parrocchiale: uno spazio, come hanno spiegato l’operatrice di comunità Cristina Binotto e l’educatrice Valentina Luise, dove i ragazzi hanno l’opportunità di divertirsi, ma anche di confrontarsi liberamente.
Dotato di un computer e aperto tutti i mercoledì dalle 15 alle 18, il Centro giovani ha visto aumentare il numero dei giovanissimi frequentatori, dal numero di 6 dell’anno scorso, a circa una trentina, ma c’è tutta la volontà di accogliere un numero sempre maggiore di ragazzi e di poter ampliare le giornate di apertura.
“L’amministrazione in primis ha creduto in tutto ciò – ha dichiarato Luigi Tonetto, assessore allo sport e all’asociazionismo – ma di certo non vogliamo metterci sopra un palcoscenico: ci sembrava importante dare merito ai ragazzi e a tutto un lavoro di comunità”.
Un’opportunità di trascorrere un pomeriggio in un posto protetto assieme ai propri coetanei, quello offerto dal Centro giovani, dando spazio di espressione ai giovani frequentatori – con la possibilità di proporre delle idee per il Centro, scrivendole su di un apposito cartellone – nel rispetto di alcune regole di convivenza.
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(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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