Una storia cominciata l’8 gennaio del 1930 nel Quartier del Piave, che ha per protagonista una 89enne di Sernaglia della Battaglia, una storia dove non ci sono eroi e medaglie, ma che rende eccezionale la quotidianità vissuta giorno dopo giorno, con tanti sacrifici e qualche bella soddisfazione.
La protagonista si chiama Apollonia Bottarel (nelle foto), 89 anni ben portati e tanti aneddoti da raccontare davanti ad un camino ai quattro figli, dodici nipoti e ben diciassette pronipoti. Il grande tesoro di Apollonia è proprio questo, un discendenza numerosa di cui andare fiera.
Apollonia è nata a Villanova di Sernaglia nel lontano 1930, in pieno ventennio fascista, da papà Pietro Antonio Bottarel e da mamma Eugenia Fornasier. Ancora adolescente si è trovata a viver con la famiglia il secondo conflitto mondiale in quel di Col San Martino. Anni di stenti e paure, con il ricordo del passaggio dei “tedeschi” nel Quartier del Piave del Piave, con paesi bruciati per rappresaglia e con i tanti scontri tra i partigiani e le truppe del “Terzo Reich”.
Nel Dopoguerra comincia l’avventura attraverso l’Europa di Apollonia, a caccia di un lavoro per sfuggire alla miseria. Così a soli 18 anni si ritrova in Svizzera, nella Romandia, la Svizzera di lingua francese, a fare la bambinaia per un’agiata famiglia del luogo. Nel 1950 il trasloco a Saissac nella Francia meridionale, dove si era trasferita la famiglia, sempre per motivi lavorativi.
Il papà gestiva oltralpe una latteria e una azienda agricola. E’ proprio lì che Apollonia nel 1951 conosce quello che diventerà suo marito, Davide Zannoni. L’uomo si trovava in Francia a fare il boscaiolo, per scappare dalle miserie post-belliche. I due si sposano, Davide prende in mano anche l’azienda agricola e nel 1952 nasce la primogenita Angela. Anche il secondogenito Pietro nel 1953 nascerà sempre in Francia. Poi il ritorno in Italia.
Davide si adatta a fare vari lavori, dal manovale in cantiere al pompista di sabbia e ghiaia sul fiume Po (nella gallery lo stabilimento). Gli altri due figli, Francesco nel 1954 e Franca nel 1964 nascono a Sernaglia. Apollonia rimane vedova nel 2000. La sua vita è trascorsa ad accudire casa e figli e ad aiutare sui campi a Sernaglia come in Piemonte.
Dal 1975, anno di nascita del primo nipote Enrico, al 17 gennaio 2019, giorno in cui è venuto alla luce l’ultimo pronipote Pier Luigi, la vita ha regalato ad Apollonia 12 nipoti e ben 17 pronipoti. Una discendenza d’altri tempi, che rende Apollonia non solo testimone di quasi un secolo di cambiamenti epocali, ma anche la dimostrazione tangibile che le soddisfazioni più grandi si possono trovare in famiglia.
Apollonia col sorriso sulle labbra conferma che la vita le ha chiesto molto, ma le ha dato in cambio moltissimo. Del resto lei lo sa: il suo esercito di nipoti e pronipoti sono la miglior garanzia di una discendenza destinata ad andare avanti anche e soprattutto grazie alla sua grande, enorme e unica generosità.
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(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
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