L’Ulss 2 ha attivato il Centro diagnostico unico per lo screening mammografico che interessa 52 mila donne di età compresa tra i 50 e i 74 anni, convocate con cadenza biennale.
Tutti i passaggi più delicati dello screening, vale a dire lettura delle mammografie e approfondimenti di secondo livello faranno capo, d’ora in avanti, al “Centro senologico trevigiano”, che è una delle strutture di riferimento regionale per il trattamento del tumore mammario.
L’organizzazione del primo livello dello screening mammografico, vale a dire l’effettuazione della mammografia, resta inalterata: le mammografie continueranno, infatti, ad essere eseguite in tutti e tre i Distretti, ed esattamente a Treviso, Conegliano e Castelfranco.
A cambiare sarà, invece, la lettura delle mammografie e la presa in carico delle donne per le quali vengono richiesti approfondimenti di secondo livello (studi mammografici mirati, ecografie mammarie e agobiopsie).
“La doppia lettura di tutte le mammografie sarà effettuata – spiega il direttore generale, Francesco Benazzi – da un’équipe di medici specialisti radiologi della Radiologia senologica, guidata dalla dottoressa Claudia Maria Weiss. La stessa équipe, che fa parte dell’unità operativa complessa di Radiologia clinica del Ca’ Foncello guidata dal dottor Giovanni Morana, effettuerà anche tutte le indagini di approfondimento, ovvero il secondo livello dello screening mammografico (che interessa circa 2.000 pazienti l’anno), diventando cosi il Centro diagnostico unico dello screening mammografico di tutta l’Ulss 2”.
Dal 1 gennaio 2017 l’équipe della Radiologia senologica, composta da sei radiologi dedicati esclusivamente all’attività di diagnostica senologica, sia di screening che clinica, si è fatta carico di tutta l’attività diagnostica dello screening mammografico di 1° e 2° livello del distretto Treviso.
“In questi due anni di attività – spiega la dottoressa Weiss – sono state effettuate complessivamente circa 45 mila indagini mammografiche di 1° livello, con un tasso di adesione del 74% e circa 1.800 donne (pari al 4%, risultate positive alla mammografia di 1° livello ) sono state sottoposte a indagini di 2° livello che hanno portato alla diagnosi di 320 tumori. La maggioranza delle donne ha poi scelto di farsi operare dall’equipe di chirurghi della Breast unit di Treviso diretta dal dottor Burelli (3° livello).
“Gli ottimi risultati ottenuti in questi due anni – spiega Benazzi – ci hanno convinto ad estendere questo modello organizzativo anche agli altri due distretti. Tutte le donne che dopo una mammografia di screening dovranno sottoporsi ad approfondimenti di 2° livello verranno chiamate dal “Centro senologico trevigiano” per completare il loro percorso diagnostico alla Radiologia senologica del Ca’ Foncello che ha a disposizione tutte le tecnologie, dalla mammografia con tomosintesi alla risonanza magnetica agli esami con contrasto. Le donne che devono affrontare un percorso terapeutico in seguito a una diagnosi di un tumore alla mammella saranno poi prese in carico dalle infermiere “case manager” del Centro”.
Al “Centro senologico trevigiano”, coordinato dal dottor Burelli, afferiscono medici di diverse branche specialistiche (radiologi, patologi, chirurghi, oncologi e radioterapisti) dedicati al percorso diagnostico-terapeutico (Pdta) del carcinoma della mammella.
“La centralizzazione dello screening mammografico – conclude Benazzi – ci consentirà di migliorare ulteriormente la qualità del servizio, rendendolo disponibili le migliori apparecchiature e le migliori professionalità a tutta l’utenza femminile della provincia. In questo modo assicureremo alle donne con sospetto di tumore mammario la presa in carico da parte di professionalità “super-specialistiche” e un’uniformità di trattamento ai livelli più alti: a seguire, durante l’intero iter, sarà un team multidisciplinare costituito da specialisti dedicati”.
(Fonte: Ulss 2).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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