Prendete un istituto che è una eccellenza riconosciuta a livello nazionale ed apprezzata anche al di fuori della nostra Penisola, abbinatelo alle straordinarie potenzialità del territorio in cui è radicato, metteteci un istituto di credito lungimirante unitelo ad un pool di aziende che rappresentano l’eccellenza del settore, mescolate e miscelate il tutto in perfette dosi ed otterrete un progetto altamente innovativo, dal nome emblematico di “Feelin’ Food”, che tradotto suona come “sentire il cibo”.
L’istituto naturalmente è l’’Ipssar” Alfredo Beltrame, l’alberghiero di Vittorio veneto, che con i suoi mille studenti non è solo un punto di riferimento costante nella formazione professionale per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ma che negli anni è riuscito a ritagliarsi il ruolo di veicolo promozionale del territorio in cui è radicato, quell’area compresa nel triangolo Vittorio Veneto-Conegliano-Valdobbiadene, ricca di eccellenze nei settori produttivi e agroalimentari.
L’Istituto di Credito lungimirante è Banca Prealpi, che ha deciso di finanziare il progetto con un investimento importante spalmato in tre anni, mentre il pool di aziende rappresenta l’assoluta eccellenza di quel distretto conosciuto come “Inox Valley”, aziende del calibro di Electrolux e Irinox, che assieme a Modular, Mareno, Lainox, alla Cooperativa Terra Fertile e alla Foodservice Consultants Society, hanno già risposto con un si convito alla chiamata della scuola.
Un progetto ambizioso, come spiegato dal dirigente scolastico Letizia Cavallini, un progetto che passa attraverso la creazione di un laboratorio territoriale artigiano didattico di enogastronomia denominato “Feelin’ Food Beltrame”, un laboratorio per la ricerca e lo sviluppo didattico, costituito da una “Smart Kitchen”, dotata di “Smart corner”. In questo laboratorio non solo gli alunni potranno apprendere l’uso della tecnologia intelligente e veloce applicata al cibo, ma le stesse aziende leader del settore potranno testare sul campo le tecnologie di ultima generazione.
Un polo di scambio dei flussi di tecnologia e di informazioni tra i proponenti il progetto, ma anche tra questi e gli altri attori presenti nel territorio, allo scopo di incubare, sviluppare e realizzare soluzioni innovative che genereranno occupazione nell’ambito del settore enogastronomico, dell’accoglienza e della promozione turistica nella Marca Trevigiana. Partner fondamentale di questo progetto è Banca Prealpi, un istituto di credito che, come spiegato dal presidente Carlo Antiga, vuole uscire dallo stereotipo della banca legata al profitto, per aiutare il territorio a crescere, finanziando progetti innovativi, soprattutto se proposti da eccellenze come il Beltrame.
Una scelta coraggiosa che vuole premiare una scuola all’avanguardia, che sforna ogni anno ragazzi pronti ad entrare nel mondo del lavoro, una scuola che vuole dare ancor maggior competenze e abilità a chi la frequenta. L’Istituto Beltrame crede fermamente in questa “startup” che si traduce in un processo di crescita per i ragazzi che già adesso nel laboratorio di cucina si muovono abilmente, sia che si tratti di sfilettare un pesce o di usare nel giusto modo un abbattitore di temperatura e che sono sicuramente pronti per progettare, gestire e realizzare le migliori prassi produttive.
Il referente del progetto, il professor Alfonso Cattaruzza è convinto che attraverso il laboratorio territoriale, artigianale e didattico, il Beltrame possa diventare un luogo del fare e del pensare, un laboratorio di idee dove le vocazioni del territorio, quella turistica, quella industriale della inox Valley, quella sociale e quella strategico – regionale, troverebbero la loro sublimazione. Il gap tra mondo della scuola e mondo del lavoro si ridurrebbe drasticamente. Senza dimenticare che, l’innovazione tecnologia digitale favorirà l’inclusione sociale dei soggetti più deboli.
La nostra giornata all’alberghiero Beltrame si è conclusa con una visita al laboratorio di cucina. Vedere i ragazzi valorizzare alimenti di pregio fino a ricavarne delle prelibatezze è sempre un gioia. Il cibo è una delle risorse, una delle eccellenze italiche che il mondo ci invidia e cerca di copiarci. E’ da apprezzare in particolare un istituto come il Beltrame che non si accontenta di far uscire i futuri chef, ma che pensa a creare rete ed occupazione, bussando alle porte della banca del territorio e di aziende prestigiose, riuscendo a coinvolgerle in questo innovativo progetto. E’ un qualcosa di veramente notevole, al pari delle incredibili preparazioni che i ragazzi del Beltrame sanno offrire. Cibo da mangiare con gli occhi, presentato e servito con abilità e professionalità da giovani che hanno scelto l’incredibile affascinante e delizioso mondo della ristorazione e dell’accoglienza turistica per farne la loro professione.
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(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it ® Riproduzione riservata).
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